Siglato oggi tra Regione, Comune e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane l’Addendum che integra il Protocollo d’Intesa firmato dalle parti il 5 luglio 2019. Il nuovo documento definisce termini e condizioni per la valorizzazione dell’area dello scalo merci ferroviario di Porta Nuova. Si accorciano quindi i tempi per la realizzazione del Central Park grazie ad alcune importanti novità anche sul fronte delle procedure amministrative. Questo documento integrativo è frutto della volontà, condivisa dalle parti, di procedere in modo tempestivo e coordinato nell’iter di realizzazione del progetto di riconversione dell’area, stabilendo più precisamente i ruoli dei soggetti attuatori.
Nello specifico, il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane si impegna, entro 120 giorni dalla data odierna, ad individuare un operatore economico interessato ad acquisire e trasformare l’area e al quale sarà chiesto di elaborare la progettazione dello scalo nel rispetto dei criteri individuati nel masterplan.
L’integrazione al Protocollo d’Intesa è stata deliberata dalla giunta regionale e da quella comunale e approvata dalle Società del Gruppo FS (FS Sistemi Urbani S.r.l, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e Mercitalia Logistics S.p.A.).
Iter fino ad oggi
Il 5 luglio 2019 è stato sottoscritto da Regione Veneto, Comune di Verona e Società del Gruppo FS il Protocollo d’Intesa per la riconversione a parco urbano delle aree ferroviarie dello scalo merci Verona Porta Nuova liberabili, e per la creazione di una nuova polarità urbana;
l’area dello scalo merci di Verona era già stata definita strategica dal Piano d’Area del Quadrante Europa, e per tale comparto è stato pianificato uno sviluppo urbanistico che prevede la destinazione a verde integrata con un mix di funzioni;
il 30 giugno 2020 la Regione ha approvato il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento del Veneto, certificando il ruolo strategico e di interesse pubblico ai fini della mobilità pubblica delle aree dello scalo merci, in virtù del passaggio delle linee ferroviarie dell’Alta Velocità/Alta Capacità;
con delibera del CIPE n.69/2019 è stato approvato il progetto preliminare del Nodo AV/AC di Verona Ovest e in data 23 ottobre 2020 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la delibera di approvazione del progetto preliminare per il nodo AV/AC di Verona Est;
il CIPE ha fissato in 14,8 Mln € il limite di spesa per le opere di ristoro socio ambientale da prevedere complessivamente nell’ambito dei Progetti Nodo AV/AC di Verona (7,37 Mln € per il nodo Ovest e 7,45 Mln € per il nodo Est);
il 22 ottobre 2020 il Comune ha adottato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che prevede una forte interazione delle infrastrutture della mobilità veicolare, ciclabile e pedonale e del tessuto urbano con la stazione AV Verona Porta Sud;
il 26 ottobre di quest’anno si è definitivamente conclusa la redazione del Masterplan, iniziata il 19 settembre 2019, realizzata attraverso la creazione di un tavolo paritetico a cui hanno preso parte tutti i firmatari del Protocollo d’Intesa.